08/02/15

Helter Skelter



è un brano musicale dei Beatles. La canzone fu scritta principalmente da Paul McCartney (sebbene porti anche la firma di John Lennon, secondo la convenzione che i due autori rispettarono sempre). Il brano apparve nell'album The Beatles del 1968, noto come White Album ("album bianco"). La canzone è nota per aver anticipato diversi elementi di generi rock che si sarebbero sviluppati solo nei decenni successivi, come hard rock e heavy metal. Del brano sono state realizzate numerosissime cover, incluse quelle dei Mötley Crüe, Oasis, U2, Aerosmith e Siouxsie and the Banshees. L'espressione inglese helter skelter indica i grandi scivoli di forma elicoidale dei luna park.

Il brano

Si tratta di un brano particolarmente insolito per lo stile abituale del quartetto di Liverpool, una traccia violenta, rumorosa e decisamente "hard" rispetto agli standard dell'epoca e dei Beatles stessi. McCartney sostenne di aver avuto l'idea per comporre la canzone leggendo una recensione di un singolo dei The Who, I Can See for Miles, descritto come la canzone "più cattiva e selvaggia mai registrata", con chitarre distorte, riverberi e voci urlate.

La canzone si apre bruscamente con un riff ripetuto di chitarra elettrica molto distorta. Poi inizia la parte vocale di McCartney, aggressiva e a tratti urlata, a cui si unisce, al primo refrain, il resto della strumentazione.

Composizione ed ispirazione

Come già detto poc'anzi, Paul McCartney raccontò di aver tratto ispirazione dalla lettura di un articolo presente su un numero del 1967 della rivista Guitar Player dove c'era un'intervista a Pete Townshend degli Who nella quale egli descriveva l'ultimo singolo della band, I Can See for Miles, come la canzone più rumorosa, selvaggia, e sporca mai registrata. Spinto dalla competizione insita nelle parole di Townshend, McCartney scrisse Helter Skelter con in mente di farne un brano ancora più "duro". Per il titolo, Paul sfruttò l'ambiguità del termine "helter skelter", che in lingua inglese può significare sia una "confusione disordinata" sia lo scivolo elicoidale presente nei luna park.

Registrazione

Durante le registrazioni del 18 luglio 1968, fu eseguita una lunga versione della canzone di 27 minuti e 11 secondi ad oggi ancora totalmente inedita. Questa prima versione era piuttosto lenta ed ipnotica, abbastanza "psichedelica". Di un'altra versione lunga circa 12 minuti incisa nella stessa giornata, è stato ricavato un estratto di 4:37 per l'Anthology 3. La versione poi finita nell'album, registrata il 9 settembre, è il frutto di diciotto versioni di circa cinque minuti ciascuna, e l'ultima fu quella che venne poi scelta. Alla fine dell'esecuzione, Ringo Starr scagliò via le bacchette della batteria, gridando: «I've got blisters on my fingers!» (Ho le vesciche alle dita!), esclamazione che fu lasciata nella versione definitiva del brano. La versione mono (originariamente solo sull'LP originale), più corta di circa un minuto, termina alla prima dissolvenza senza la frase finale di Ringo. Inizialmente questa versione mono non fu disponibile negli Stati Uniti poiché gli album registrati in mono erano stati messi fuori commercio. Verso la fine del brano, durante il fade in, si sentono gli assolo di sassofono e di tromba suonati rispettivamente da John Lennon e da Mal Evans, passaggi musicali caotici dato che nessuno dei due sapeva suonare lo strumento.

Secondo quanto riferito dal produttore Chris Thomas, presente in studio all'epoca, la sessione del 18 luglio fu particolarmente movimentata: «Mentre Paul stava incidendo la sua parte vocale, George Harrison diede fuoco a un portacenere, se lo mise sulla testa, e corse in giro per lo studio».

Critica e riconoscimenti

Data la sua particolarità nel repertorio dei Beatles e l'indubbio fascino che ne deriva, la canzone è stata reinterpretata da molti artisti nel corso degli anni e celebrata dai critici, incluso Richie Unterberger di Allmusic. Unterberger definì la composizione "uno dei brani rock più feroci e brutali mai realizzati da chiunque" e "straordinaria". Ian MacDonald fu invece critico verso il brano, definendolo "ridicolo, con McCartney che urlacchia poco convinto contro un muro di feedback". Il musicologo Alan W. Pollack disse che la canzone avrebbe "spaventato ed inquietato" gli ascoltatori, citando "l'ossessiva natura" e la violenza latente insita in Helter Skelter.

Nel corso di un'intervista del 1980, a proposito di Helter Skelter, John Lennon disse: «Quella è Paul completamente... Non ha nulla a che fare con nulla, e men che mai ha che fare con "me"».

Il brano è stato inserito alla posizione numero 52 nella lista delle "100 migliori canzoni dei Beatles" della rivista Rolling Stone.

Nel marzo 2005, la rivista Q ha classificato Helter Skelter alla posizione numero 5 della sua lista delle "100 Greatest Guitar Tracks".

Charles Manson

Questo brano è anche tristemente noto per il massacro compiuto dalla banda di Charles Manson nella villa del regista Roman Polanski, dove persero la vita sua moglie, Sharon Tate, incinta di otto mesi, ed alcuni invitati. Manson ascoltò questa canzone, e le altre del White Album, e le interpretò come un monito dell'avvicinarsi della guerra di razze. Vide i Beatles come i Quattro Angeli dell'Apocalisse, menzionati nel libro Rivelazione del Nuovo Testamento, e credette che le loro canzoni dicessero a lui e ai suoi seguaci di prepararsi («Look out! cos' here she comes!»). Manson chiamò questa guerra da lui menzionata proprio "Helter Skelter". Le parole "HEALTER SKELTER" furono scritte con il sangue della Tate in varie stanze della villa di Polanski. Queste parole vennero inoltre ritrovate in altre case in cui la "famiglia" (il nome della banda di Manson) aveva compiuto stragi.

Cover

Nel 1978, Siouxsie & the Banshees hanno inserito una cover dark di questa canzone nell'album The Scream.

Nel 1981, Pat Benatar eseguì una cover di Helter Skelter come una traccia finale in Precious Time.

Nel 1983, i Mötley Crüe registrarono la loro versione di questa canzone nel loro album Shout at the Devil.

Nel 1983, i The Bobs ne interpretarono una versione a cappella nel loro omonimo album. Dopo si guadagnarono una Grammy nomination nel 1984 per il migliore arrangiamento di una canzone già esistente.

Nel 1988, gli U2 pubblicarono la canzone nel loro album e film Rattle and Hum. L'introduzione di Bono Vox per questa canzone fu: «This is a song Charles Manson stole from the Beatles. We're stealing it back.» («Questa è una canzone che Charles Manson rubò ai Beatles. Noi adesso ce la riprendiamo!»); la canzone era stata registrata a Denver alla McNichols Arena, l'8 novembre 1987 nel corso del The Joshua Tree Tour.

Gli Aerosmith registrarono la loro versione di Helter Skelter negli anni settanta e l'inclusero nel loro album Pandora's Box.

La rock band statunitense dei Bon Jovi ha più volte, nel corso della propria attività live, proposto la cover di questo brano dei Beatles, molto amata dai fans.

I Soundgarden suonarono una versione rallentata e stravolta di Helter Skelter con testi da loro aggiunti durante il loro tour "Down on the Upside" del 1996. Mai eseguita ufficialmente da loro, è comunque disponibile come bootleg e tramite file-sharing. Nel 2011 la loro versione è stata inclusa nell'album compilation Live on I-5.

Per il quarto album degli Oasis, Standing on the Shoulder of Giants, il loro songwriter Noel Gallagher fece una cover della canzone, inserendola come una b-side per Who Feels Love?. La band ha anche interpretato una versione dal vivo di Helter Skelter nel loro album live Familiar to Millions.

Helter Skelter fu cantata anche dal gruppo gallese Stereophonics.

Nel 2000 Fabio KoRyu Calabrò ne ha inciso una versione in italiano, intitolata Alka Seltzer, contenuta nel suo disco Albume bianco.

Nel 2005 la canzone è stata eseguita dal vivo da Greg Dulli insieme agli Afterhours.

Nel 2007 la cantante Dana Fuchs ha realizzato una cover del brano utilizzata anche per il film Across The Universe, al quale ha preso parte nel ruolo di Sadie.

Nel 2008, gli Spite Extreme Wing hanno incluso nel loro ultimo album Vltra una cover del brano, cantata da Herr Morbid dei Forgotten Tomb.

Nel 2010 Marco Mengoni l'ha suonata durante il suo "Re Matto Tour", dopo che la canzone era stata da lui eseguita nel programma X Factor.

Nel 2014 una cover del brano cantata da Roger Daltrey è stata inserita nel tribute album The Art of McCartney.

Riferimenti culturali

Nel 1974, il procuratore distrettuale Vincent Bugliosi, che si occupò di perseguire legalmente Manson e la sua "family", intitolò Helter Skelter il libro nel quale raccontava la sua esperienza durante il processo.

Nell'album dei TISM del 1995, Machiavelli and the Four Seasons, la canzone Play Mistral For Me contiene questi versi: «The Beatles found out with Helter Skelter / And John Lennon saw it in Mr. Chapman / And The Stones learnt from Gimme Shelter / You're only as good as your fans».

Nel 2005 durante un episodio di South Park, la sveglia di Randy Marsh si spegne la mattina con un DJ che dice: «The Beatles White Album Helter Skelter»

In un episodio de I Griffin, To Live and Die in Dixie, Stewie Griffin urla: «I've got blisters on my fingers!» dopo aver cantato la canzone.

Nel 2006, l'episodio 27 dell'anime Eureka seveN era intitolato Helter Skelter.

Nel libro dello scrittore Christopher Pike Whispers of Death c'è un personaggio chiamato Helter Skelter.

Nell'episodio de I Simpson Homer Loves Flanders il luogo che Homer e Flanders visitano è chiamato Helter Shelter.

In No More Heroes, Helter Skelter è l'assassino numero 11, noto anche come The Drifter, nella classifica della UAA (United Assassins Association)

Una delle spade di Tidus, protagonista di Final Fantasy X, si chiama proprio Helter Skelter.

Una delle spade di Lightning, protagonista di Final Fantasy XIII, si chiama proprio Helter Skelter.

A Milano, fra il 1985 e il 1987, il collettivo Helter Skelter ha partecipato alle iniziative e ha fatto parte del movimento dei centri sociali Virus e Leoncavallo, portando a Milano, fra gli altri, anche i Sonic Youth.

Billy Joel utilizzò la frase «I've got blisters on my fingers», alla fine della sua versione estesa a 12 pollici di Sometimes a Fantasy.

Nel gioco di ruolo Vampire: Bloodlines scegliendo di giocare come un membro del clan Malkavian, ad un certo punto si può incontrare un reduce del Vietnam che viene chiamato dal personaggio "Helter Skelter".

Formazione

The Beatles

John Lennon: cori, chitarra ritmica, basso, sassofono
Paul McCartney: voce, chitarra solista, basso
George Harrison: cori, chitarra solista
Ringo Starr: batteria

Altri musicisti

Mal Evans: tromba

fonte: Wikipedia

THE BEATLES - HELTER SKELTER

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